Cogli l'attimo!


Ho rivisto da poco il film di Peter Weir con Robin Williams "L'attimo fuggente" e non ho potuto fare a meno di commuovermi.

Il film sfiora molteplici argomenti spaziando dal tema della genitorialità, all'adolescenza, attraversando i  sogni dei figli che si scontrano con quelli dei genitori,  fino ad approdare in tutta la sua potenza al tema del cambiamento.

Personalmente faccio davvero fatica a guardare un film o leggere un libro senza trovare un riscontro nella realtà, nella vita quotidiana.

Andare al cinema, oppure guardare un vecchio film in televisione non si limita a un mero momento di relax, ma mi permette di sperimentare nuovi spazi mentali, andare oltre un piccolo punto fisso nella quotidianeità e spesso, quasi sempre, ritrovo nella realtà frasi o momenti che il cinema o un libro ha proposto.

Torniamo al nostro carissimo Robin Williams o meglio Professor Keating, chi di noi non avrebbe voluto incontrare nel proprio cammino scolastico un Professore di tal genere-

Diciamo la verità, tutti lo abbiamo amato, pianto con lui e per lui, addirittura sognato.

Il Professor Keating voleva insegnare ai suoi ragazzi quello che tanto difficilmente viene insegnato sui banchi di scuola, ovverosia vivere la vita e affrontarla con la consapevolezza e la capacità di vivere i cambiamenti con uno sguardo al futuro  di accoglienza.

Quello che il Prof Keating aveva l'ardire di insegnare andando contro alla trama rigida del sistema scolastico erano le competenze emotive, l'intelligenza emotiva, l'empatia che tanto serve per affrontare la vita oggi.

L'incompetenza emotiva è davvero uno dei punti cardini di tanti problemi che ci troviamo a vivere ed affrontare.

Il ProfessorKeating durante una lezione insegna che dobbiamo sempre vedere le cose da angolazioni diverse "è proprio quando credete di sapere qualcosa, che dovete guardarla da un’altra prospettiva, anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovrete provare…”. e nel dire questo sale su un banco  affermando "il mondo appare diverso da quassù".

E ancora "osate cambiare, cercate nuove strade".

Il caro Professor Keating voleva dirci che il cambiamento non sempre è negativo. 

Di fronte ad una crisi che ci sta mettendo in ginocchio potremmo cercare dentro di noi la forza per alzare la testa e salire su un altro monte e guardare le cose da un altro punto di vista, il punto di vista dell'altro.

E' importante chiedere all'altro di aiutarci a capirlo e a capire il suo punto di vista, 

Per vedere dalla prospettiva altrui  dobbiamo alzarci, spostarci e soprattutto tentare di capire come l'altro percepisce il nostro punto di vista.

La Mediazione è questo, chiedere un aiuto per capirsi, fare chiarezza sui rispettivi punti di vista e guardare da lassù per permetterci di  scorgere uno squarcio diverso del  mondo.

E' un atto di grande forza e volontà ma sicuramente vale la pena spostare il focus su quanto di positivo c'è in una  situazione che ci sta mettendo con le spalle al muro.

Spostiamoci, saliamo sulle sedie, sui tavoli, sulla cima del monte della vita e guardiamo in alto, cerchiamo di vedere la realtà da più angolazioni, aprendo la mente a infinite possibilità, potremmo anche sorprenderci e capire che è piacevole.

Per il nuovo anno auguriamoci tutti un  futuro migliore ovverosia  trovare la forza per cambiare e andare oltre il nostro punto di vista per vedere l'altro.

Non lasciamo fuggire il momento, viviamo la nostra vita da protagonisti, anche nel conflitto che deve essere attraversato, vissuto e mai negato. 

Questo è l'augurio  di Buon Anno da LasciandoMediando a chi legge il blog e segue la pagina Facebook, a chi ha  fiducia nel fatto che la Mediazione può rappresentare  la chiave per leggere i conflitti diversamente. 


AUGURI


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