Il cassetto
Avrei voluto essere preparata prima e dopo avrei voluto avere la libertà di sentirmi triste e di poter piangere ogni volta che volevo senza sentirmi in colpa.
Frase scritta da un bambino dopo la separazione dei genitori .
Dietro si nasconde un mondo di paure, di tristezze celate ai genitori come se sentirsi triste a seguito di una separazione sia un'onta che richiede l'assoluzione.
Piangere e sentirsi in colpa.
Sentirsi in colpa perché il pianto è un'estrinsecazione del dolore, il dolore solitamente si palesa con le lacrime e di fronte a quelle lacrime noi adulti ci spaventiamo, abbiamo paura, abbiamo paura di sentire quel dolore, lo temiamo e pertanto può capitare che lo ignoriamo pensando che poi passerà.
Ma non passa...
Sicuramente il tempo fa il suo lavoro e lavora a favore di quel dolore, lo nasconde, lo mette negli angoli remoti nel nostro io, e lo lascia lì a giacere, come giacciono le foglie morte in autunno, in attesa che qualcuno o qualcosa lo spazzi via.
Il dolore resta, da grandi lo si elabora, ma comunque è presente.
E allora non è forse meglio accoglierlo, guardare in faccia i nostri figli, affrontare il loro dolore, attraversarlo con loro, non negarlo, star loro accanto?
Ai bambini basta solo questo, poi loro hanno le capacità, le risorse per fare il resto rimuovere quel dolore da un cassetto e riposizionarlo sulla mensola della vita, visibile ma non più temibile.
Quando questo non accade allora un gruppo di parola per bambini di genitori separati è uno spazio, un tempo, un regalo che possiamo fare ai nostri figli per dar loro la possibilità di far emergere quel dolore nascosto in un gruppo di pari.
E' il modo migliore per elaborare quanto vissuto per poi metterlo via e non pensarci più con paura.
Le attività consistono in disegni, giochi che aiutano a elaborare e comprendere.
Non bisogna aver paura di iscrivere i nostri figli a un gruppo di parola per bambini di genitori separati sicuramente da adulti ringrazieranno.
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