L'attesa

Sarà capitato a tutti almeno una volta nella vista di desiderare qualcosa al punto tale che l'attesa di quel qualcosa diventa un punto focale nelle giornate.

L'attesa si dilunga, scorre fino a sfociare in un'emozione di paura che quello che aspettiamo non accada, non si avveri.

Aspettare richiede  fatica, è necessario attingere alla fonte della pazienza e cercare dentro e fuori di noi tutte le risorse possibili per  non permettere all'attesa di ridurci in pezzi.

L'attesa è generatrice di ansia, insicurezza sul futuro.

E' importante prendersi del tempo, calarsi nel proprio sé, nelle parti più profonde del proprio io e imparare a coordinare i propri tempi con quelli altrui per non fare un tuffo improvviso in un mare di ansia.

Molti scambiano il "saper aspettare" con un atteggiamento di rassegnazione, passività senza considerare il fatto che essere pazienti è indice della capacità di gestire le varie situazioni che la vita ci propone con calma e un atteggiamento costruttivo.

Ad un tratto arriva.

La notizia che attendavamo si palesa ed è tutto come un puzzle che si completa all'improvviso.

Nel percorso di Mediazione Familiare accade la stessa cosa.

Le persone, le coppie non si parlano da mesi, magari anni.

Guardano il mediatore a tratti con forti aspettative, a tratti con ansia.

Cosa accadrà? Dove andremo?

Gli sguardi rigidi a terra, le sedie lontane, le spalle immobili.

Le parole, quando ci sono, volano senza una direzione ed è compito del mediatore intercettarle e porle in una prospettiva tale da essere accolte e soprattutto ascoltate.

I respiri sono a tratti, poco fluidi si percepisce la tensione, la fatica di essere in una situazione che nel presente è intrisa solo di sofferenza ma che potrebbe cambiare e dipingersi di speranza per un futuro migliore. 

Dopo alcune sedute, se si lavora bene, se il percorso procede, se le persone ci credono l'attesa si scioglie, gli sguardi si incontrano, le sedie tendono ad essere più vicine, le persone inziano a dirsi qualche parola, ma soprattutto ad ascoltarsi.

Attendere, saper attendere ti porta alla scoperta di mondi diversi, diversi colori, diverse sfumature.

Trattasi di un'attesa attiva che implica un lavoro molto profondo su di sé sugli altri, sulla gestione delle proprie emozioni, dei propri bisogni e sentimenti, le proprie capacità e potenzialità al fine di illuminare i semi di un'idea, di un progetto. 

E' un lavoro intenso, un lavoro difficile, un lavoro che ti pone in prima fila allo spettacolo della vita, ma che vale la pena di fare. 




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