Conflitti sotto l'albero

E' iniziato Dicembre, il mese magico.

Si Dicembre è quel periodo dell'anno, forse l'unico in cui ci si aspetta davvero qualcosa!

Ogni cosa viene rinviata a un dopo che si presenterà a Gennaio, qualunque cosa subisce una sorta di congelamento.

Siamo semplicemente in attesa..

Non solo i più piccoli sono in attesa di Babbo Natale ma diciamo la verità anche noi diversamente giovani!!

Aspettiamo qualcosa e siamo così abili a fare in modo che questo qualcosa venga anch'esso avvolto dalla scia di glitter che caratterizza il Natale che ci ritroviamo a sperare e a  sognare.

I nostri desideri e bisogni, anche i più reconditi galleggiano a mezz'aria in attesa di essere realizzati.


Il Natale diventa  veicolo di sentimenti ed emozioni che oscillano tra la malinconia e la tristezza avvolte in una nebbia che caratterizza questo periodo dell'anno.

Lo sguardo si posa su donne, uomini che magari a Natale sono senza lavoro, senza famiglia, senza salute  e vivono le feste tradizionali come periodi molto stressanti.

Per altri, i più fortunati, lo stress è legato alla corsa agli acquisti, alla folla, al pensiero dei costi, all'allestimento dei pranzi e soprattutto alle aspettative che si ripongono in questo periodo dell'anno.

Molti, nonostante la consapevolezza di crisi familiari oppure di labili equilibri in famiglia, con l'arrivo del Natale si aspettano che la famiglia  viva un momento di serenità e felicità.

Famiglie o coppie che durante l'anno  non vanno d'accordo non possono improvvisamente cambiare solo per una data del calendario e se si sforzano di farlo la depressione e la paura di quei giorni è subito imminente.

Personalmente ritengo che il Natale sia per i bambini e noi adulti dovremmo solo fermarci a guardarli, facendoci coinvolgere si,  ma evitando  liti e  discussioni sterili ed inutili.

Il faro che dovrebbe guidarci e aiutarci è proprio la serenità dei nostri figli per poter regalare loro quel giorno un sorriso, ma avendo ben chiaro la realtà della situazione e non piegarci a false commedie richieste da altri solo perché il Natale ci immagina più buoni ed accomodanti.

Capita spesso che a Natale le famiglie d'origine diventano maestre  nel fare danni e creare dissidi in famiglia che potrebbero essere facilmente evitati.

Discussioni, telefonate lunghe e faticose su chi dovrà organizzare i pranzi e le cene, chi deve regalare cosa e a chi possono mettere in crisi, in questo periodo, anche le unioni più solide!

Quanti sproloqui si vivono sotto l'albero!

E' comprensibile che le famiglie d'origine desiderino passare del tempo con figli e nipoti soprattutto se questi vivono altrove, tuttavia si dovrebbe sempre tenere a mente che il Natale è soprattutto una festa  per i bimbi e noi adulti dovremmo sforzarci di fare un passo indietro rispetto allo spirito natalizio imposto dai media e dalla pubblicità. 

Le famiglie  che vivono un momento di difficoltà, oppure che sono già separate possono organizzarsi  avendo cura del benessere e della protezione dei figli e non usare il periodo natalizio come strumento di rappresaglia.

Le opzioni possibili sono tantissime: la Vigilia con mamma, il Natale con papà, il capodanno ancora con mamma ecc...ad anni alternati magari.

Lasciamo il Natale ai bambini e noi adulti limitiamoci a guardarli a immortalare i loro sorrisi nelle nostre menti e accettare quello che di buono arriva anche a noi in quei giorni,
vivendo un  minimo di poesia e di magia che ci accompagnerà quando loro saranno adulti,
voleranno da soli e ci regaleranno altre splendide visioni.









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