I figli nel conflitto....

Oggi desidero parlare di loro, dei figli che vivono ogni giorni in mezzo ai conflitti dei genitori.

E' difficile per un genitore che sta attraversando una crisi coniugale volgere lo sguardo al figlio per capire cosa sta vivendo, cosa si muove dentro di lui.

E' difficile perché, involontariamente, si preferisce non sapere o meglio credere che "andrà tutto bene", "mio figlio capirà le mie ragioni", "supererà tutto".

Questo accade sia durante una separazione ma anche quando i genitori non sono separati e vivono ogni giorno una lite.

Gli agiti dei genitori quali segni lasciano? 

Anni fa conobbi una ragazzina di 11 anni che assistendo impotente alla decisione dei suoi genitori di separarsi soffrì tantissimo, come accade a tanti ragazzi che vivono questa esperienza.

La separazione dei suoi genitori avvenne in maniera repentina, improvvisa, senza alcuna informazione.

Per lei fu tutto nuovo improvvisamente, casa, scuola, città, vita.

Il suo sgomento fu tale che ingenerò nella famiglia la convinzione che la sofferenza fosse dovuta esclusivamente alla separazione dei genitori.

Questo accade sovente nella separazione in quanto i genitori sono talmente coinvolti dalla vicenda separativa che fanno fatica ad andare incontro ai bisogni più profondi ed emotivi dei figli e di fronte ad un disagio ne danno una lettura che sia la più semplice e meno dolorosa possibile.

Quella ragazzina non riuscì mai ad esternare ciò che provava davvero.

Il suo tormento non era dettato dall’evento separazione dei genitori tou court, bensì dalla modalità con cui essa avvenne.

Non ci fu un’adeguata informazione ai figli, non ci fu una guida per i genitori atta a indicare loro la strada più efficace per la loro famiglia, non ci fu un’appropriata rassicurazione ai minori.

Se solo avessero conosciuto la Mediazione Familiare!!!!

In questo caso la Mediazione avrebbe tentato di aiutare i genitori ad affrontare i loro conflitti e soprattutto a trovare gli strumenti per informare in maniera adeguata i figli tenendo conto dei loro bisogni, onde evitare errori tipici di situazioni di siffatto genere come quelli di rivolgere ai figli richieste emotive non adeguate alla loro età.

I genitori avrebbero avuto bisogno di un supporto per essere traghettati dalla posizione di coniugi alla posizione di genitori e questo non avvenne.

I genitori spesso si aspettano che i figli osservatori delle loro  liti  e della  separazionie "capiscano"  che si adeguano investendo i figli  di un ruolo che non devono avere e di  un dovere che non è corretto che abbiano.

Ripenso a un'altra giovane donna di 11 anni che si affanna a scuola per prendere voti alti per far felice i genitori, "così loro sono felici perchè litigano sempre e vogliono separarsi".

La scuola in questo caso diventa uno strumento in mano a questa bimba per andare incontro ai propri genitori che ignorano totalmente questi suoi reconditi pensieri.

Dopo una separazione i figli sono costretti a transitare da una casa all'altra perdendo parecchi punti di riferimento, spesso si indebolisce il legame con il genitore che non è affidatario e magari anche con quel ramo parentale, perdendo così anche il senso della propria storia, della propria appartenenza.

Ripenso a un'altra ragazzina che dopo la separazione dei genitori non ha più visto le cugine perché la madre si era allontanata dalla famiglia del loro padre.

Ha incontrato, per caso, la cugina 12 anni dopo durante un esame universitario...la vita ha deciso per loro, le ha riavvicinate..ma quanto hanno perso! 

Guardiamo negli occhi questi bambini, cerchiamo di captare i loro pensieri più nascosti, tentiamo di connetterci a loro, perché laddove la lite, il conflitto, la violenza entra nel loro mondo tutto si capovolge  e il mondo diventa semplicemente diverso e per affrontare un cambiamento i bimbi hanno bisogno del nostro aiuto.

Tutto quello che impariamo da piccoli diventa poi una parte preziosa di noi che resterà con noi per sempre e questo nel bene e nel male.

Il sogno distrutto di una famiglia felice resterà sempre negli occhi di questi bambini e li accompagnerà lungo il loro cammino.

Arriverà sempre il momento in cui si ricorderanno quel particolare momento in cui la mamma si è girata per non guardare il papà, o le tensioni durante il natale, le feste di compleanno.

La Mediazione Familiare a mio modesto avviso può essere vista come una sorta di dono prezioso che noi genitori possiamo fare ai nostri figli per aiutarli a superare un momento difficile, per aiutarli e aiutare noi stessi a vivere un cambiamento che condizionerà tutto il nostro futuro.

Decidere di andare in Mediazione rappresenta una sorta di'investimento che vale la pena di tentare per il bene dei nostri figli che tanto ci danno.

Commenti

Post popolari in questo blog

Un tempo sospeso

Una lettera

Il cassetto